Trattasi della Pala delle Brene avancorpo quotato 1820 della parete Est del Col Nudo.
Passa col mouse sull'immagine per visualizzare un tratto della camozera.
Sì, non era il mio obiettivo, dovevo fare altro: però. Però quando arrivo sotto le pareti e trovo un tratturo di camosci è più forte di me, non posso fare a meno di percorrerlo. È una spinta verso l'ignoto, l'avventura che mi chiama.
Dalla sommità della Pala delle Brene le tracce delle bestie sembrano proseguire in discesa lungo un pendio a placche. La cartina mi dice che in fondo c'è un salto; ho con me la corda e mi fido a scendere, non senza preoccupazioni; se il salto è alto mi toccherà risalire.
Giunto in fondo verifico che la mia corda è insufficiente. Però dove l'acqua si getta nel vuoto con un passaggio espostissimo si può guadagnare un terrazzino con mugo sull'altro lato, dal quale una facile cengetta porta obliquamente in fondo al salto, dove, pochi metri più in basso, intercetto il sentiero CAI 965 diretto al Passo Valbona.
Le bestie! Le sanno tutte!